Luci ed ombre per Milano, città dell’Expo, che vede una ripresa dell’economia pur contando ancora elevati livelli di disoccupazione. Questo ciò che emerge dal dossier “Milano produttiva” curato dalla Camera di Commercio.

Il quadro che emerge dai primi mesi del 2015 sull’economia di Milano è quello di una città attiva e sempre più multietnica infatti le imprese registrate dagli stranieri rappresentano l’8,4%. La vivacità è data soprattutto dalla nascita di nuove start up che alla fine del 2014 erano 470, raddoppiate rispetto al 2013, e a giugno del 2015 erano già 609. Buoni anche i dati dell’export del settore Moda che da sempre è trainante a Milano e che ha fatto registrare nel 2014 un +3,14%. Buoni anche i risultati del settore chimico che ha visto un aumento dell’export del 2%.
I risultati attesi per il 2015 sono incoraggianti e vedono una crescita attesa dell’export del 5%. Buone anche le importazioni attese con un aumento del 7,8%, segno che c’è una buona propensione al consumo.

Le ombre rilevate del rapporto Milano Produttiva riguardano soprattutto la disoccupazione che ha raggiunto il livello record dell’8,2%, valore più alto anche rispetto al 2013, considerato l’anno in cui la crisi economica ha registrato il suo apice. Preoccupante è soprattutto la disoccupazione giovanile che ha raggiunto il 20%. Note negative anche per le donne la cui disoccupazione raggiunge il 33% mentre per le occupate cambiano i contratti: in flessione i contratti di lavoro dipendente che scendono dell’1,5%, mentre vi è una crescita del 13,6% per i contratti di collaborazione che offrono minori tutele per le donne.

Nonostante i dati sulla disoccupazione il rapporto della camera di Commercio registra che a fine anno vi dovrebbe essere un saldo attivo di mille posti di lavoro in più a Milano, infatti a fronte di 44.000 uscite attese, vi dovrebbero essere 45.000 assunzioni. I nuovi 1000 posti dovrebbero essere generati delle aziende che cercano nuove figure professionali da inserire nell’organico. Trainante in questo caso anche l’Expo di Milano che ha attratto visitatori, infatti, è nel settore accoglienza e ristorazione che si attendono 1250 assunzioni, stabile invece il settore industriale. Ombre anche per quanto riguarda i redditi, infatti nel 2013 si è registrato un reddito medio pro-capite di 29.300 euro con una perdita di 1100 euro annui rispetto al 2011, entro la fine del 2016 si dovrebbe ritornare però al reddito pre-crisi di 30.400 euro annui.