Un master specialistico di altissima qualità, in collaborazione con il prestigioso Politecnico di Milano, atto a formare i giovani buyer cinesi nel campo del fashion: questo è il frutto della trattativa tra la Camera Italiana Buyer Moda e il gruppo Shangtex Holding Corporation, multinazionale del Sol levante che produce e distribuisce prodotti tessili, nonché ente proprietario degli spazi espositivi della Shanghai Fashion Week. L’incontro è avvenuto nel corso del Forum Italo-Cinese per la cooperazione economica ed il commercio, tenutosi a Roma il 14 giugno 2017.

Il master vedrà la presenza in cattedra di buyer italiani e nasce da numerosi convegni e conferenze tenutesi sia a Milano sia in concomitanza con le edizioni passate della Shangai Fashion Week, durerà 4 settimane e vedrà la partecipazione di 20 studenti. Rappresenta il fiore all’occhiello del programma finora promosso da Mario dell’Oglio, presidente della Camera Italiana Buyer Moda, che fin dalla sua elezione nel 2014 cerca di guidare le migliori boutique d’Italia verso nuove mete, aiutandole nel processo di digitalizzazione e acquisizione di nuovi talenti. Fondata nel 2000, la Camera riunisce i titolari dei negozi multibrand di alta gamma italiani con certificazione The Best Shop. Attualmente le boutique che possono vantarsi di questo prestigioso marchio sono 117.

È una grande opportunità di crescita per le nuove generazioni di buyer cinesi, che favorirà gli scambi fra i giovani stilisti, offrendo loro sia la conoscenza necessaria per comprendere le dinamiche internazionali di questo settore sia aiuto in termini di spazi espositivi e agevolazioni fiscali.

La notizia giunge dopo la visita in Cina a febbraio del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, incontro atto a rinforzare i legami commerciali tra i due paesi.

Da parte di Shangtex la volontà è quella di porre le fondamenta per un rapporto efficace di collaborazione con il nostro Paese teso a far crescere il business legato alla moda Made in Italy e al lusso. Un accordo che, sebbene ancor su carta, promette il consolidarsi dei rapporti italo-cinesi e numerose future collaborazioni.