Si parla molto della Cina, dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.

Il nuovo presidente degli Stati Uniti non ha infatti nascosto le sue intenzioni di arrivare allo scontro con il gigante asiatico, accusato per le politiche economiche aggressive, fondate a suo dire sulla svalutazione della moneta e sulla tassazione verso i prodotti a stelle e strisce.

Accuse lanciate a dicembre su Twitter, dopo che già in passato il neo presidente non aveva fatto mistero di considerare il modo di commerciare della Cina un pericolo reale per i lavoratori statunitensi.

Al netto delle dichiarazioni provenienti da una parte e dall’altra, sembra però altamente improbabile che si possa arrivare ad una vera e propria guerra commerciale tra le due superpotenze. A pronunciarsi in tal senso è stato anche Chen Fengying, esperto dell’Istituto Cinese per le Relazioni Internazionali, durante una lunga e articolata intervista rilasciata a Sputnik. Secondo Chen Fengyng, infatti, sarebbe proprio la posizione di equilibrio tra i due Paesi a rendere praticamente impossibile uno scenario di guerra.

Naturalmente il resto del mondo segue con grande attenzione quanto sta accadendo, proprio per le implicazioni che potrebbe far seguito ad una ipotesi di guerra commerciale. Uno scenario che potrebbe implicare la necessità di scegliere tra le due parti in causa, tutt’altro che gradite al sistema produttivo, in particolare quello che guarda al paese asiatico come ad una grande opportunità.

A partire dalle aziende del Made in Italy, naturalmente interessate a fare affari in Cina, ovvero su un mercato che attualmente, con molta probabilità, è forse il più promettente a livello globale.

In tal senso va comunque ricordato come per porre le basi più solide per un proficuo business in Cina, sia assolutamente necessario affidarsi a strutture che conoscono il mercato.

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