Il 10 febbraio aprirà il “Bando Digital Export” 2022 di Unioncamere Emilia-Romagna il quale si pone l’obiettivo di rafforzare le capacità delle imprese regionali di operare sui mercati internazionali attraverso la concessione di contributi a fondo perduto fino a 15.000 euro per la progettazione e lo sviluppo di iniziative dirette all’accesso e/o consolidamento della propria presenza all’interno di mercati esteri.

I numeri dell’export in Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna è una regione con una particolare vocazione per l’export. Quantitativamente, le esportazioni dell’Emilia-Romagna nel 2020 hanno di poco superato i 61 miliardi di euro, corrispondenti al 14,1% dell’export nazionale. Tale percentuale conferma l’Emilia-Romagna come seconda regione esportatrice, dietro solo alla Lombardia ma davanti a regioni ad alto valore produttivo come Veneto e Piemonte. Con un totale di 358.546 PMI attive sul territorio regionale, i dati ICE-Istat stimano che le imprese emiliano-romagnole che nel corso del 2020 hanno effettuato almeno un’operazione commerciale con l’estero siano state 18.040, pari al 5% sul totale, una percentuale tra le più alte di tutte le regioni italiane. Il rapporto tra le esportazioni di beni e il PIL regionale ammonta al 40,6%.

Passando all’analisi dei settori merceologici dei prodotti esportati dalle aziende dell’Emilia-Romagna si rileva come la meccanica strumentale sia il comparto con più vendite verso l’estero con un peso del 27% sul totale delle esportazioni regionali, seguono i settori del food and beverage e dei mezzi di trasporto con un 12% ciascuno, il comparto del tessile e dell’abbigliamento impatta per il 10%, i prodotti in gomma e plastica rappresentano il 9%, i prodotti in metallo il 7%, mentre il restante 27% è costituito dalla somma degli altri settori/prodotti.

A livello territoriale, le province emiliano-romagnole che si posizionano in pole position per quota export sono: Bologna  al primo posto con una quota del 24%, al secondo posto Modena con il 20% e in terza posizione troviamo la provincia di Reggio Emilia con un 16%.

I Paesi che risultano essere i principali partner esteri per l’Emilia-Romagna a livello UE sono la Germania, primo paese europeo che assorbe il 12,7% delle esportazioni regionali, la Francia assorbe una quota pari al 10,7% ed infine la Spagna con il 4,8%. Le principali destinazioni extra UE sono invece gli Stati Uniti con una quota del 9,7%, Il Regno Unito con il 6,8% e in terza posizione si colloca il Giappone con il 3,5%

Durante il 2020 anno caratterizzato dalla crisi pandemica, seppur con una flessione dell’export del – 7% l’Emilia-Romagna, è riuscita mantenere la sua supremazia sull’export regionale italiano per poi tornare a crescere nel 2021 superando i livelli raggiunti nel periodo pre-pandemico. Nei primi tre trimestri del 2021 il valore delle esportazioni regionali si è attestato sui 53 milioni di euro in crescita dell’8% rispetto ai 49 milioni registrati nello stesso periodo del 2019.

Perché partecipare al “Bando Digital Export” 2022

Dall’analisi appena effettuata si evince come l’Emilia Romagna sia una regione con un enorme potenziale export che sicuramente ha ancora bisogno di essere pienamente espresso soprattutto da quel 95% delle imprese che ancora non si sono affacciate sui mercati internazionali. È per questo che Unioncamere Emilia-Romagna ha messo a disposizione più di 2 milioni di euro da erogare sotto forma di contributi a fondo perduto per stimolare e favorire l’accesso ai mercati esteri anche da parte di quelle PMI che per mancanza di risorse o competenze ancora non esportano. Per questo motivo nell’ambito del “Bando Digital Export” 2022 vengono incentivati percorsi di rafforzamento della presenza all’estero e allo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero attraverso un’agevolazione a fondo perduto fino a 15.000 euro. In particolare sono considerate ammissibili le spese per la realizzazione di un progetto di internazionalizzazione che prevedono:

  • L’affiancamento di un Temporary export manager o Digital export manager;
  • L’ottenimento o rinnovo di certificazioni aziendali di qualità, sicurezza, salute;
  • La realizzazione di incontri in presenza o virtuali B2B e B2C;
  • La partecipazione a fiere o convegni a carattere internazionale;
  • Attività di promozione all’estero attraverso strumenti di digital marketing;
  • Avvio e sviluppo della gestione di business online;
  • Traduzioni in lingua estera del sito web;
  • Progettazione, predisposizione e traduzione di cataloghi e materiale promozionale.

 

Sfrutta l’opportunità di ricevere il contributo a fondo perduto per avviare il tuo progetto export. Compila il form su questa pagina per avere maggiori informazioni relative ai requisiti e modalità di partecipazione al Bando. La selezione dei progetti avverrà tramite una procedura valutativa a graduatoria  con punteggio finale, affidati ad un nostro esperto in grado di aiutarti nella progettazione delle attività e nella presentazione della domanda per avere maggiori possibilità di essere ammesso al finanziamento.