In questo focus approfondiamo un mercato, una geografia che è sicuramente complessa sotto certi punti vista, ma che presenta anche grosse opportunità per il nostro made in italy e per le nostre imprese.

Il Brasile è la nona economia mondiale e il terzo mercato di destinazione dell’export italiano nelle americhe, è un paese che ha mostrato una grande capacità di ripresa in questo periodo di pandemia.

Il potenziale risiede nelle sue dimensioni economiche, demografiche, territoriali e settoriali:
$ 1,800 miliardi PIL, 211 milioni di abitanti e media della popolazione <40 anni. Si posiziona tra i primi 3 produttori mondiali per numerose commodity, in particolare agroalimentari e minerarie (zucchero, caffè, tabacco e carne).

Nel 2020 si è registrato un calo del PIL relativamente limitato al 4,1% grazie ad ampi provvedimenti anticiclici (su tutti auxilio emergencial) ma ancora inferiore ai livelli pre 2014.

Il Brasile è più solido rispetto a precedenti crisi, grazie ad un mix di disciplina fiscale (tetto di spesa dal 2016, accumulazione di riserve valutarie, composizione del debito favorevole) e disciplina monetaria (Banca Centrale tempestiva e autonoma ad iure da febbraio 2021).
Il Paese sta affrontando una fase di trasformazione strutturale volta a rendere il mercato interno più competitivo e attraente per i capitali esteri, tramite un rafforzamento del quadro regolamentare, un processo di graduale apertura al commercio internazionale e l’avvio di un ambizioso programma di concessioni e privatizzazioni.

Il Brasile, come detto in precedenza, rappresenta la 3° destinazione dell’export made in italy nelle americhe. Tuttavia nel 2020, anche a causa della pandemia, si è registrato un calo degli scambi commerciali tra italia e brasile evidenziando però un recupero nell’ultimo trimestre 2020, con garanzia di lieve ripresa nel 2021.  Nel dettaglio, cala l’export abbigliamento, macchinari, mobili, mezzi di trasporto, a differenza di un incremento del settore farmaceutico e degli apparecchi elettrici cresciute di circa il 33% nei primi nove mesi del 2020 rispetto all’anno precedente..

 

Tuttavia le sfide non sono certo irrisorie, il livello di incertezza è alto e sarà un anno di grande volatilità ma anche di ripresa e crescita. Per le aziende italiane che vogliono sfruttare le opportunità il Brasile offre un interessante opportunity cost complice anche il cambio molto favorevole agli investimenti, oltre che un mercato di sbocco gigantesco.