SelectUsa, agenzia per l’attrazione di investimenti esteri negli Stati Uniti, ha organizzato e tenuto a Milano un seminario tecnico rivolto alle start up italiane e finalizzato ad offrire un quadro nitido circa le operazioni da compiere per avviare un business negli USA.

É stata determinante, nell’evento, la partecipazione di Daniel Glazer, partner di Law Firm Fried Frank’s Technology Transactions Group, il quale ha spiegato nel dettaglio quali sono i vari aspetti di natura fiscale e burocratica legati ad un’operazione di questo tipo.

Glazer, dopo aver premesso che per avviare un’attività imprenditoriale è sempre necessario partire da un’idea valida e da un solido Business Plan, è entrato maggiormente nel dettaglio, fornendo dei consigli molto utili agli startupper italiani.

Glazer ha suggerito anzitutto l’apertura di una società di diritto statunitense e nella grande maggioranza dei casi gli startupper europei optano per una Limited Liability Company, ovvero una società con a capo una persona fisica.

Questa forma societaria consente al soggetto intestatario di pagare le tasse relative ai redditi prodotti direttamente negli Stati Uniti, e di poter presentare, sempre in USA, la dichiarazione dei redditi come persona fisica.

La burocrazia è molto efficiente: è infatti possibile aprire una società in Delaware, via web, in appena 24 ore, ma questo rappresenta ovviamente soltanto un punto di partenza.

Anzitutto è necessario ottenere un visto per gli Stati Uniti e le opzioni, da questo punto di vista, sono diverse. Inoltre bisogna considerare la pressione fiscale, che non è leggera: il peso del fisco federale spazia dal 30% al 35% dell’imponibile, a cui bisogna aggiungere la tassazione statale che incide dal 6% all’8%.

Glazer si è inoltre soffermato sull’importanza di proteggere l’idea al fondo dell’attività imprenditoriale dal punto di vista della proprietà intellettuale: è vivamente consigliabile tutelarsi sia per quel che riguarda il territorio americano che quello europeo, anche se in questo modo, ovviamente, i costi lievitano in modo importante.

Insomma, quanto proposto da SelectUsa potrebbe costituire un’idea interessante per gli startupper italiani, sempre molto propensi ad innovare.