Il 2016 si è chiuso con un forte incremento delle esportazioni di cuoio e pelletteria da Milano verso la Cina, quantificabile in quasi 8 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente.

Quello a cui stiamo assistendo è una netta inversione di tendenza su larga scala: drastica decrescita dell’import cinese verso l’Italia, significativa crescita dell’export made in Italy con destinazione i mercati asiatici (Cina in primis).

In 8 anni si è passati da un fatturato complessivo di 16.2 milioni di euro ad un valore di poco al di sotto di 131 milioni di euro (130.7 milioni di euro).

Una cifra notevolmente lievitata in breve tempo e destinata ad aumentare ancora negli anni a venire.

Un vero e proprio record, un successo imprenditoriale senza uguali che vede protagoniste indiscusse le imprese di Milano e provincia operanti nel settore moda.

Export Milano moda: i numeri del successo

Dagli anni della grande recessione ad oggi, la moda milanese, con particolare riguardo ai settori merceologici del cuoio e della pelletteria, ha registrato tassi di crescita nell’export a due cifre: +23.6% verso la Cina di cui un +14.6% si registra solo verso i mercati di Hong Hong.

Quantificato pari a 100 l’indice di competitività dell’anno 2012, il settore moda di Milano nel 2016 ha raggiunto il valore di 273, considerando la totalità dei mercati cinesi ed il valore di 228 tenuto conto solamente di quelli della città di Hong Kong.

La performance del sistema moda milanese è degna di gran nota anche verso altri mercati asiatici; +12.3% è l’incremento percentuale delle esportazioni verso la Corea del Sud, +6.6% quello verso il Giappone nel periodo “horribilis” della recessione economica tutt’ora in atto.

Le parole chiave dello sviluppo

Milano, moda, cuoio e pelletteria, Cina: queste le parole chiave di una rivoluzione economico-commerciale, in continuo divenire e -soprattutto- espansione, di cui l’imprenditorialità italiana (milanese nello specifico), coi suoi prodotti di assoluta eccellenza, è l’artefice senza rivali.

Prendiamone atto, progettando nuove imprenditorialità da esportare.