Nell’ambito della moda, il Made in Italy riscuote da sempre un grande successo in ogni angolo del mondo e non è certo un caso se il settore è riuscito a tenere alta la testa anche durante il lungo periodo di crisi economica che diversi altri settori hanno pagato a caro prezzo.

Non stupisce, dunque, che nel nostro Paese i portali dedicati all’abbigliamento siano oltre 10 mila, dai siti dei grandi marchi della moda agli artigiani che si occupano di accessori, fino alle boutique “multibrand”.

Decolla l’ecommerce nel settore dell’abbigliamento

Da qualche anno a questa parte, i numeri dell’e-commerce per quanto concerne l’abbigliamento si stanno facendo sempre più interessanti; le vendite online incidono su poco meno del 10% delle transazioni complessive,e le start-up fashion hanno raccolto oltre 7,5 milioni di euro. In totale il settore dell’abbigliamento può vantare un fatturato di oltre 1.500 miliardi di euro e una crescita dei ricavi che ha sfiorato il 20% in confronto con l’anno precedente.

A primeggiare sul mercato è la Yoox di proprietà di Federico Marchetti: il suo valore supera i 3 miliardi di euro e si tratta di un risultato eccezionale per una società che si è sviluppata nei primi anni Duemila grazie al fundraising.

Ci solo altre start-up promettenti all’orizzonte?

Secondo l’osservatorio del Politecnico di Milano dedicato proprio alle start-up hi-tech, nel panorama italiano ci sono diversi nome degni di attenzione e da tenere d’occhio, a partire da “PrivateGriffe” che si occupa della compravendita di abbigliamento usato e da “DrexCode”, piattaforma che consente di noleggiare accessori e abiti di lusso.

Accanto a queste start-up troviamo “Family Nation” dedicata ai prodotti per i più piccoli e “Velasca”, grazie alla quale si ha la possibilità di acquistare calzature realizzate artigianalmente. In rampa di lancio anche “T8 Remidi”, in possesso del brevetto per un bracciale e un guanto sensorizzato che ha ricevuto diversi premi negli scorsi mesi, fra cui il “Gaetano Marzotto” che ha fruttato alla start-up 50 mila euro.

La concorrenza in ambito internazionale

Il settore è molto dinamico e non manca la concorrenza a livello internazionale per le start-up italiane. Fra le più interessanti al di fuori del Made in Italy si trova “Copenaghen EasySize”, un portale che fornisce aiuto nella scelta della taglia più adatta quando si acquista online, e “Volumental” altra azienda nordica (l’origine, infatti, è svedese) che permette ai clienti di effettuare una scannerizzazione dei propri piedi in 3D prima di acquistare online le scarpe. Due start-up che illustrano bene le potenzialità di un settore ancora in piena espansione.