il Salone del Mobile di Milano torna fino a domenica 12 aprile nella sua veste tradizionale riempiendo tutti i padiglioni del polo fieristico milanese, con 2.175 espositori (di cui 600 designer del salone Satellite) per il 27% esteri, e con le biennali dedicate a cucina e bagno. Il settore arredo made Italy è in forte ripresa, i dati FederlegnoArredo evidenziano per il Macro sistema arredamento e illuminazione un +11% sul 2019 e 26 miliardi di fatturato

L’arredamento resiste alle minacce esogene

“Il 2021 si è chiuso in maniera sorprendentemente positiva per l’arredo e per i sistemi legati alla casa in particolare, ma il livello di incertezza geopolitica e lo stop and go sui bonus edilizi stanno creando confusione e rallentamenti di cui purtroppo registriamo già i primi segnali. Nonostante ciò, le nostre imprese sono pronte a mostrarsi al mondo al Salone di giugno, un segnale che ci infonde coraggio e fiducia e che testimonia come il nostro sia un settore dalle fondamenta sane. Le fiere in presenza rappresentano un fattore chiave per un’auspicata normalizzazione delle esportazioni e degli scambi commerciali che oggi devono fare i conti con un quadro internazionale improvvisamente cambiato” dice il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin.

Dopo la crisi economica globale del 2020, il 2021 ha rappresentato per le imprese del legno-arredo un anno importante nel recupero del gap causato dalla pandemia. I dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo rilevano infatti una vera e propria ripresa, che ha coinvolto in misura diversa i vari comparti che compongono la filiera legno-arredo. Un andamento particolarmente positivo per il Macro sistema arredamento e illuminazione, che chiude il 2021 con un +11% rispetto al 2019, per un valore complessivo di fatturato pari a oltre 26 miliardi di euro (erano 23,5 nel 2019) e un saldo commerciale attivo pari a 9,3 miliardi di euro in crescita del +19,7% sul 2020 e del +9,3% sul 2019.

I numeri dell’export dell’arredamento made in Italy

Sul fronte delle esportazioni il Macrosistema arredamento e illuminazione cresce del +20,9% sul 2020, superando i livelli del 2019 con una variazione del +9,4%. Bene tutti i principali mercati, caratterizzati da netti incrementi dal 2020 al 2021.

Considerando il periodo che va da gennaio a novembre 2021 e analizzando gli andamenti nei vari Paesi, si osserva che la Francia si conferma la prima destinazione con un +25,1% sul 2020 e +15,5% sul 2019. Al secondo posto gli Stati Uniti con un +42,8% sul 2020 e + 33,7% sul 2019. Andamenti particolarmente dinamici si osservano per i comparti camere da letto, imbottiti, materassi, complementi d’arredo, mobili e accessori bagno e illuminazione. Seguono la Germania (+15,3% sul 2020, +13,3% sul 2019), che registra andamenti positivi nelle esportazioni dei comparti area living e termo arredi, Regno Unito (+25,5% sul 2020, -2,6% sul 2019) Svizzera (+18% sul 2020, +9,7% sul 2019) e Cina (+28,9% sul 2020, +11,8% sul 2019), in marcata crescita per i comparti vasche da bagno e chiusure doccia, Imbottiti, camere da letto, pavimenti. La Russia passa dal +14,9 sul 2020 al -5,9 sul 2019.

Tra i sistemi più dinamici si segnalano l’arredamento (+15,6% sul 2019) e l’arredobagno (+10,1% sul 2019): per entrambi andamento positivo sia per le vendite Italia che per le vendite estere. In linea con il sistema arredamento anche il comparto delle cucine (+12,2% sul 2019) che recupera sul 2020 e supera i livelli pre-pandemia, beneficiando più di altri delle condizioni positive sul mercato interno.

Gli effetti dell’attuale situazione geopolitica sul settore

È doveroso sottolineare il fatto che a determinare l’entità della crescita del 2021 contribuisce anche l’effetto prezzo e che i bilanci aziendali del 2022 ci diranno quanto hanno inciso. Per fronteggiare i maggiori costi di materie prime ed energia, infatti, le imprese hanno dovuto ricorrere a un aumento dei listini spesso affiancato alla riduzione della marginalità e anche, in misura minore, al ricorso all’autoproduzione energetica.

La problematica legata all’approvvigionamento è tutt’altro che risolta anzi, è ovviamente aggravata dalla crisi russo-ucraina, e sta avendo e seguiterà ad avere pesanti ripercussioni anche nel corso del 2022. Il conflitto sta accrescendo le difficoltà di approvvigionamento delle imprese e spingendo ulteriormente al rialzo i prezzi di materie prime ed energia, arrivando fino al prodotto finale e rendendo meno competitivi i nostri prodotti e quindi le nostre aziende. Da Ucraina, Russia e Bielorussia importiamo circa il 5,3% di tronchi, pannelli e segati che valgono 468.948 metri cubi (dati gen-nov 2021) sui circa 9 milioni di metri cubi totali che arrivano in Italia da tutto il mondo. La Russia vale il 2,5%, l’Ucraina il 2,3% e la Bielorussia lo 0,5%.

Il peso della Russia sull’export della filiera legno-arredo è pari a 410 milioni di euro (dati aggiornati a novembre 2021) che nel 2019 era di 435, registrando quindi una diminuzione di circa il 6%. Il Macro sistema arredamento e illuminazione invece vale circa 340 milioni di euro che erano 361 nel 2019 con una diminuzione registrata anche in questo caso di circa il 6%. Nella “classifica” dell’export del Macro Sistema arredamento la Russia è il 9 Paese, dietro a Cina, Spagna e Belgio

 

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