La qualità delle produzioni enogastronomiche italiane resta sempre elevatissima e proprio per questo la domanda di prodotti dall’estero è sempre elevata, tra le province che stanno riscontrando maggiori successi c’è Ferrara che festeggia il primato nei prodotti DOP e IGP.

Ferrara: la provincia italiana con più prodotti DOP e IGP

Ferrara è una delle province più importanti per la realizzazione di prodotti caratteristici e di alta qualità, infatti attualmente sono ben 17 quelli che hanno ottenuto la certificazione europea e un altro riconoscimento è in dirittura d’arrivo per i Cappellacci di zucca.

Secondo la Camera di Commercio si tratta di un patrimonio da valorizzare, il cui valore stimato è di 13,5 miliardi di euro ed è destinato a crescere nei prossimi anni. Un importante aiuto potrebbe arrivare dalla lotta alla contraffazione e imitazione dei prodotti italiani, come ad esempio il Parmesan o il kit per l’aceto balsamico.

Solo il mercato delle imitazioni si stima abbia un valore di 60 miliardi, il posto di questi prodotti potrebbe essere occupato dai prodotti originali. Proprio per questo sempre più spesso le aziende cercano di avere un approdo nei mercati esteri.

Le perle del ferrarese

Tra i prodotti IGP e DOP della provincia di Ferrara ci sono sia materie prime che prodotti lavorati. Nel primo caso si distinguono l’aglio di Voghiera, le anguille delle Valli di Comacchio, l’asparago verde di Altedo: un prodotto IGP che cresce alla foce del Po con terreni di natura sabbiosa e ricchi di acqua. Vi è poi la carota del ferrarese, il melone dell’Emilia, la pera dell’Emilia Romagna, il riso del Delta del Po, la vongola di Goro, il cocomero ferrarese e infine la pesca nettarina di Romagna IGP.

Tra i prodotti che derivano da trasformazione vi sono soprattutto salumi, come la salamina o salama da sugo IGP, il salame “zia ferrarese” e infine il tipico salame ferrarese all’aglio. Posizione importante anche per i vini del Bosco Eliceo.

Non mancano i prodotti da panificazione come la Coppia ferrarese IGP che si caratterizza per la lavorazione intrecciata che permette di avere un pane fragrante e leggero. Per i dolci il riconoscimento è del Pampepato di Ferrara, la cui ricetta tradizionale risale al 1600, un dolce a base di cacao, nocciole, mandorle, canditi, insaporito con spezie e ricoperto di cioccolato.