Le esportazioni di vino italiano continuano ad attestarsi su valori record: il 2016 ha fatto segnare una crescita del 4% rispetto all’anno precedente ed un fatturato che ha toccato la cifra di 5,6 miliardi di euro. Numeri incoraggianti, che indicano la strada da imboccare anche agli altri made in Italy più celebri.

I numeri raggiunti dal vino italiano

I numeri migliori li ha fatti registrare il Prosecco, le cui esportazioni sono cresciute del 37%, un dato decisamente difficile da raggiungere per qualsiasi altro prodotto appartenente alla ricca tradizione enogastronomica italiana.

A seguire, sebbene a molta distanza dal primo, i vini rossi Dop del Piemonte, le cui esportazioni hanno fatto registrare un aumento del 2,1%, e i vini prodotti in Veneto, che hanno segnato un incremento pari al 2% su base annua.

Trend opposto, invece, per i rossi Dop toscani, che hanno perso il 4,6% rispetto al 2015 e per lo spumante Asti, anch’esso in flessione del 4,6%.

I numeri più importanti in quanto a vendite li ha fatti registrare il mercato statunitense, dove il vino nostrano ha ormai conquistati tutti: la crescita delle esportazioni delle cantine italiane negli States è pari al 6,1% e i ricavi complessivi derivanti dal mercato americano ammontano alla cifra record di 1,8 miliardi di dollari.

Anche in questo caso, a fare da traino per l’industria vitivinicola del Bel Paese è stato il Prosecco, mentre piuttosto debole è stato l’aumento delle richieste per i vini rossi. I numeri registrati nel 2016 hanno delineato un quadro piuttosto felice per i nostri vini, che dovrebbero continuare a crescere anche grazie ai cospicui finanziamenti messi a disposizione dallo Stato per la promozione dei prodotti italiani all’estero.

Per il triennio 2017-2019 il Governo ha messo sul piatto 25 milioni di euro, dei quali la fetta più importante è destinata al mercato del Midwest americano, ancora troppo poco battuto. La restante parte, invece, è destinata alla promozione dei nostri prodotti presso il fiorente mercato cinese, nel quale i nostri vini restano ancora quasi completamente sconosciuti. Due scommesse che se vinte, potrebbero migliorare i già ottimi numeri raggiunti negli ultimi anni.

Il Mercato del Vino in Cina

Ma come procede l’Export di vino italiano in Cina? Il consumo di Brunello di Montalcino, Barbaresco, Barolo e Chianti sembrerebbe confermare la predilezione dei cinesi per i vini piemontesi e toscani, preferibilmente rossi e corposi ma di facile bevitura. Il mercato, tuttavia, presenta non poca concorrenza come dimostrato da uno studio condotto lo scorso anno da Il Sole 24 ore, che vede il Bel Paese fanalino di coda del mercato.