L’Istat ha recentemente pubblicato i dati import-export relativi ai primi 3 mesi dell’anno 2017, che hanno evidenziato una significativa espansione del commercio estero rispetto alla chiusura dell’anno scorso.

I numeri della crescita

A fare la parte del gigante è il settore delle esportazioni con aumenti registrati di quasi 3 punti percentuale rispetto al mese di dicembre, mentre l’incremento delle importazioni si attesta di poco al di sotto del 2% (1,7%).

Spalmando questi valori sui dodici mesi dell’anno precedente (2016), si evidenzia una leggera controtendenza: l’export è cresciuto del 19,7% e l’import di 3 punti percentuale in più, arrivando a toccare quasi il 23%, di cui oltre il 70% fa capo al settore dell’energia.

Altro dato rilevante è rappresentato dalla omogeneità con la quale sia le esportazioni sia le importazioni sono cresciute, facendo registrare una equa distribuzione dei tassi di incremento nei singoli paesi partner commerciali di sempre.

Vediamo in dettaglio

57% è la percentuale di aumento delle esportazioni dei nostri prodotti verso i paesi cosiddetti Asean (Associazione Nazioni Sud Est Asia), 39,4% verso la Russia, 37% verso la Cina, 36% verso gli Usa, 30% verso il Giappone, 23,1% verso il Mercosur (Mercato Comune America Meridionale).

Passando alle importazioni, 53,4% è la percentuale di incremento degli acquisti dai mercati Opec, 43,3% da quelli russi, 29,6% infine è la percentuale di prodotti in più provenienti dalla Turchia.

Import-Export con la Cina

Focalizzando l’attenzione sulla Cina, interpolando i dati Istat con quelli messi a disposizione dalla Camera di Commercio italo-cinese, si registra un dato interessante: arredamento e vino sono i settori con il maggior numero di prodotti italiani commercializzati nel paese asiatico.

L’arredamento sta attraversando un periodo di ottimistica espansione iniziato nel 2015 con picchi di crescita che stanno raggiungendo tra il 2016 ed il 2017 il 20%, a differenza della Germania i cui decrementi nell’esportazione sono quasi del medesimo valore (pari al 17%).

Ad occupare, però, il primo posto sul podio dei prodotti Made in Italy sui mercati cinesi è il nostro vino, il cui tasso di crescita ha subito un picco di incremento del 32%, superando la media internazionale che si aggira intorno al 16%.

Anche l’industria chimica ha registrato un aumento delle esportazioni tra il 32,3% dei prodotti chimici organici e l’8,8% dei prodotti farmaceutici.