Le ultime ricerche di settore parlano chiaro: il Made in Italy in Cina è molto richiesto e, con ogni probabilità, sarà proprio questa la chiave del successo attraverso la quale dovranno passare le imprese italiane per uscire dalla crisi economica che non accenna a finire.

Ma perché il Made in Italy è così apprezzato in Cina, uno dei paese più popolosi al mondo? E soprattutto perché l’esportazione dei prodotti nostrani può divenire un vero e proprio business? Scopriamo insieme i cinque motivi fondamentali.

  1.  I cinesi amano il cibo italiano. Secondo i dati diffusi da Coldiretti, ogni anno le esportazioni dei prodotti alimentari italiani in Cina subisce un aumento di circa il 30%. Fra i prodotti maggiormente esportati abbiamo il vino, l’olio di oliva, la pasta ma anche i prodotti caseari e lo spumante. Ma anche la moda è molto apprezzata, tanto da far acquistare anche a prezzi esorbitanti qualsiasi prodotti rechi l’etichetta ‘Made in Italy’.
  2. La Cina è un paese che offre numeri estremamente interessanti. A fronte di una popolazione in costante aumento, va detto che però ad aumentare è anche il reddito pro capite con un significativo incremento della fascia di popolazione considerata agiata che – guarda caso – è anche quella che ama di più i prodotti italiani e ha il potere economico per poterli acquistare.
  3.  I grandi colossi economici cinesi amano fare ‘shopping’ in Italia. Non è un segreto che negli ultimi anni sia aumentato il numero delle imprese cinesi che è entrano in possesso di pacchetti azionari dei grandi brand italiani: è successo con la Fiat ma anche con Enel, Eni e Telecom. Questa strategia – che si basa su ponderate scelte di investimento finanziario – ha aperto sicuramente un canale privilegiato degli scambi fra Italia e Cina, facilitando in qualche modo le esportazioni.
  4. La composizione geografica della Cina favorisce l’e-commerce. La Cina, infatti, è un paese troppo immenso per poter prendere in considerazione l’idea di aprire un punto vendita in ogni città. Per questo motivo molti brand, ed in particolare quelli italiani, optano per l’e-commerce: ottima scelta soprattutto se si pensa che, secondo le stime del CRI, nel 2015 l’e-commerce nel paese raggiungerà i 3000 miliardi di dollari.
  5. Negli ultimi anni la Cina si è aperta all’estero. Questa circostanza ha potuto favorire l’espandersi anche della Gdo italiana in Oriente – un esempio su tutti è la Conad che a febbraio 2015 ha aperto 5 nuovi punti vendita in Cina – con una conseguente maggiore diffusione del Made in Italy.