Il settore della cosmetica si conferma come uno tra quelli trainanti per quanto riguarda le esportazioni.

Secondo i dati che sono stati resi noti da Cosmetica Italia, l’anno in corso si concluderà con un risultato positivo. Si stima infatti che nel complesso il settore cosmetica realizzerà un fatturato molto vicino agli 11 milioni di euro, e che la percentuale di crescita rispetto al 2016 si attesterà intorno al 4,6%, andando quasi a replicare il risultato del 2016, quando l’aumento percentuale fu del 5,3% sul 2015.

A dare una spinta notevole verso questo risultato è il settore esportazioni, la cui crescita nel 2017 viene stimata al 4,5%, con un dato in valore assoluto di 4,7 miliardi di euro. Guardando alla distribuzione estera dei prodotti made in Italy, si nota che 2/3 dell’export, sono destinati ai primi 10 mercati, con la Germania che è il primo, seguito dalla Francia e dagli stati Uniti. Significativo l’aumento percentuale fatto registrare dal mercato tedesco, + 25,6%, mentre minore è stato quello degli altri due paesi, intorno al + 5,9%.

Le parole di Fabio Rossello e l’indagine di Human Highway

Questo aumento di vendite è stato sottolineato anche da Fabio Rossello, nella sua veste di presidente di Cosmetica Italia.

Nel suo intervento ha spiegato che le esportazioni rappresentano la parte più importante della crescita globale del fatturato, ma questo serve anche da traino per quanto riguarda il mercato interno. Cosmetica Italia ha anche commissionato una ricerca sul “mercato della bellezza” nell’anno in corso, svolta da Human Highway, i cui risultati sono soddisfacenti. Le persone intervistate nella ricerca, sia rappresentanti dei consumatori che delle aziende, hanno convenuto sul fatto che a fine 2017 si registrerà un aumento delle vendite, sia a livello interno che delle esportazioni, e con vari canali di vendita, sia on che off-line.

In aumento anche le vendite “domestiche” di cosmetici

Se il mercato vero i paesi esteri traina, quello interno risponde, anche se con percentuali minori; nel 2017 l’aumento percentuale sull’anno 2016 sarà del 1,2%, un valore doppio rispetto a quello dell’anno precedente e quindi molto incoraggiante.

Un aspetto importante di questa crescita è dato dall’aumento delle vendite relative ai “canali professionali”, che hanno superato quelli tradizionali, dopo alcuni anni in cui si registrava invece il contrario. I canali tradizionali faranno registrare a fine anno un aumento dell’1,2%, mentre quelli professionali raggiungeranno un + 1,9%. Le vendite dirette sono quelle che otterranno i migliori risultati e tra queste quelle “on-line” toccheranno quota 300 milioni di euro a fine 2017, con un buon aumento, mentre restano sostanzialmente invariate quelle realizzate da farmacie e profumerie. Secondo Fabio Rossello, i canali di vendita “tradizionali” devono quindi variare sempre di più le loro offerte, in modo da intercettare le modificate esigenze dei clienti.