L’inizio del 2017 porta a fare un bilancio del Made in Italy. Per gli esperti del settore, la vera nota di stupore, giunge a chiare lettere dall’analisi della Coldiretti.

Boom del settore agroalimentare

Assoluta leadership mondiale e record dell’Export 2016 trova protagonista il vino.
La Coldiretti conferma una cifra pari a 50 milioni di ettolitri prodotti ed esportati nell’anno 2016. Il vino ha contribuito in modo deciso alla crescita.

Si sta parlando di un record storico nel settore Export agroalimentare italiano che porta il Bel Paese a 38 miliardi di euro con un aumento del 3% rispetto ai precedenti anni.
Questi dati non lasciano dubbi poiché estrapolati dalle precise rilevazioni Istat sul commercio estero relativo ai primi 9 mesi dell’anno 2016.
Le altre eccellenze italiane

Vediamo più da vicino cosa ha concorso al rilancio del Made in Italy insieme al Vino nostrano che ha portato ad acquisti esteri per 5,6 miliardi.
A seguire scopriamo i prodotti ortofrutticoli freschi, con ben 5 miliardi; i formaggi con 2,4 miliardi. La Coldiretti segnala già con questi prodotti un +7%. Se a questi aggiungiamo le vendite dell’olio e dei salumi italiani, il salto arriva a +8%.

I Paesi protagonisti

Un fattore molto interessante, analizzando il Record Export 2016, è comprendere quali siano i Paesi che hanno contribuito a questa crescita.
I dati emersi sono cruciali per comprendere l’andamento e cercare di mantenerlo costante nel tempo.
I Paesi dell’Unione Europea si piazzano al primo posto: occupano almeno tre quarti delle esportazioni italiane. Tuttavia bisogna sottolineare che l’agroalimentare italiano, nel 2016, è cresciuto su mercati del Nord America, dell’Asia e si è esteso fino all’Oceania. Un successo notevole.
In Paesi invece come la Russia, ove le problematiche legate all’embargo continuano ad avere effetti avversi sull’import/export, le cose restano stazionarie e i mercati ne risentono.
L’exploit inaspettato

La Coldiretti segnala inoltre “exploit” inaspettati che fanno sperare in un potenziale italiano ancora da sviluppare. Per esempio in Asia trionfa la pasta. Germania, Svezia e Gran Bretagna hanno fatto registrare un ottimo incremento di birra e salumi.
Con una maggiore sorveglianza sulla tanto combattuta “agropirateria” si potranno ottenere risultati stupefacenti anche nei prossimi anni.